Il nostro professore Fabio Bastianoni nasce il 4 Gennaio 1982 a San Gimignano.

Si diploma in Clarinetto e segue corsi di formazione con il M° F.Battistelli.

Si esibisce solitamente in formazioni cameristiche e di ensemble, che gli permettono di avvicinarsi ai vari stili e generi musicali, con vari concerti e festival sia nazionali che internazionali. Ha collaborato con l’Orchestra Giovanile del Chianti Fiorentino, la Monterpertoli Sinfonia, e l’Orchestra ADAM di Colle val d’Elsa, l’Orchestra Rinaldo Franci di Siena e l’Orchestra della Cappella Musicale della Cattedrale di Fiesole.

Appassionato alla direzione, ha seguito corsi con importanti compositori del panorama bandistico italiano e ha diretto alcuni ensemble, presentandosi a concorsi e riportando buoni piazzamenti, e partecipando alle rassegne AISdM nella Basilica di San Lorenzo a Firenze. Dal 2009 dirige la Vicchio Folk Band, dal 2011 al 2014 la Filarmonica di Castellina in Chianti (Si) e dal 2014 la nostra Filarmonica "Donizetti" di Montaione (Fi).

Ha sempre avvertito un particolare interessa per l’insegnamento dell’Educazione Musicale: frequenta quindi corsi di didattica musicale il “Corso di Formazione sulla metodologia dell’Orff-Schulwerk” al Conservatorio di Latina e a Roma con il M° G.Piazza; il Corso Nazionale di Formazione “Note in Braille” in collaborazione con Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti.

Ha collaborato e collabora, in qualità di esperto di Educazione Musicale, con varie Scuole di ogni ordine e grado delle province di Siena e Firenze nonché come insegnante (Clarinetto, GiocoMusica, Propedeutica Musicale, Musica d’insieme) in importanti associazioni e scuole di musica del territorio.

E’ fondatore, nonchè direttore artistico dell’Associazione Culturale “Labirinto Armonico” di San Gimignano. E’ Direttore Artistico e Didattico della Scuola di Musica di Tavarnelle e Barberino, oggi Officine Creative del Chianti.

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Il nostro vecchio professore Giuliano Cetti nasce a Santa Maria a Monte il 14 agosto 1943.

Nel 1966 si diploma in Clarinetto al conservatorio musicale Luigi Boccherini di Lucca, sotto la guida del Prof. Bruno Fallani.

Ha avuto varie esperienze a livello professionistico nell´ambito di musica classica, leggera e jazzistica.

Il suo percorso professionale è stato segnato da un lungo periodo di insegnamento di musica nella scuola media di Santa Maria a Monte, nella quale per 20 anni ha ricoperto la carica di vicepreside.

Inoltre, per molti anni, ha collaborato all´organizzazione di concerti per gli alunni delle scuole medie inferiori, in collaborazione con il Prof. Renzo Cresti direttore del conservatorio musicale di Lucca.

Dal 1974 ad oggi è insegnante della scuola di musica e direttore della Filarmonica Gaetano Donizetti di Montaione del quale è cittadino onorario dal 9 gennaio 1991.

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Riportiamo qui di seguito, un estratto dell'intervista pubblicata sulla Nazione dal titolo «Lascio la Filarmonica dopo 40 anni di felicità» di Alessandro Sansoni:

Correva l’anno 1974 quando il professore Giuliano Cetti prese in mano le redini della Filarmonica G. Donizetti di Montaione. Doveva essere una scelta provvisoria e invece, come spesso accade, è rimasto insegnante della scuola di musica e direttore della banda per oltre 40 anni. Adesso ha deciso di terminare la sua esperienza come direttore nella Filarmonica, non prima però di raccontare qualcosa di sè e del gruppo.«Sono arrivato a Montaione per caso – racconta – avevo avuto da giovane, come insegnate di musica Ilio Gelichi che era maestro nella Filarmonica Donizetti. Lui mi chiese il favore di venire a Montaione in sua sostituzione per 15, massimo 20 giorni. La prima volta dissi di no, ma quando me lo chiese ancora, preso dalla forte amicizia per lui, accettai. Ecco il destino: venuto a Montaione ci sono rimasto per ben 40 anni».

Com’è stato che il suo incarico temporaneo è diventato definitivo?

«Il Maestro Gelichi non poteva più venire a Montaione, io facevo già scuola di musica e mi fu proposto di dirigere la banda. Accettai e ci fu un vero colpo di fulmine con quei musicisti che ho conosciuto all’epoca. Veramente bravissime persone e grandi professionisti. E da lì è iniziata la mia avventura».

Dove ha trovato la forza per adempire a tutti gli impegni?

«La musica per me è una carica che se entra nel sangue porta a non invecchiare mai. Ho trovato dei ragazzi favolosi che si sono affezionati a me e che mi considerano oggi come un padre adottivo. Sono queste le vere soddisfazioni».

Quale sensazione prova nell’aver avuto così tante generazioni come studenti?

«Non trovo aggettivi per descrivere la mia forte emozione. La cosa fantastica è che quando mi trovano, mi salutano con piacere ricordando vecchi aneddoti. Il tempo sembra non essere mai passato e invece passa, eccome. L’insegnamento penso sia un dono di natura, altrimenti sarebbe impossibile stare ad insegnare per due-tre ore ripetendo le stesse cose ai medesimi ragazzi. Essere un maestro è un impegno, è generosità. I maestri, quelli veri, non chiedono niente in cambio. La loro ricompensa è l’onore di trasmettere qualcosa, il piacere di aiutare chi viene dopo. La riprova? Le numerose uscite fatte con la banda e i tanti eventi organizzati».

Le dispiace smettere di dirigere la Filarmonica?

«Si, smetto perché abito a Santa Maria a Monte, a 35 km da Montaione, e la sera non me la sento più di viaggiare troppo con la macchina. Se potevamo fare le prove un sabato pomeriggio, sarei rimasto fino alla fine, mi rendo conto però che questo è impossibile».

Cosa ricorderà di questa lunga avventura?

«Tutto. Rimarrò affezionato a Montaione per tutta la vita. Questo è il mio secondo paese, se non il primo, e sono cittadino onorario dal 1991. E qui ho trovato una vera famiglia».